Cos’è la sindrome da grattacielo dei gatti?

L’amore per gli amici a quattro zampe è un tratto caratteristico degli italiani, che sono tra i più grandi possessori di animali domestici. A spiccare in questa classifica, per quanto ovvio, sono principalmente cani e gatti, che, seppur con caratteristiche totalmente differenti tra loro, risultano i migliori amici degli esseri umani.

La nostra attenzione, oggi, si concentrerà sui secondi, che riescono a creare un legame forte con l’uomo più di quanto si possa immaginare. Certo, per il gatto, a differenza del cane, la cosa prioritaria è il territorio dove vive, ma non rinuncia certo a creare un rapporto amorevole col proprio padrone e regala tanta dolcezza e affettuosità, in alcuni superiore a quella di un cane.

Sindrome da grattacielo: di cosa stiamo parlando

I gatti, come noto, sono animali particolarmente agili, scaltri, furbi, ma come qualunque animale, o essere umano, tendono a sottovalutare alcuni rischi. La loro straordinaria destrezza, in alcuni casi, può portare a qualche spiacevole inconveniente, anche per qualche errore di sottovalutazione da parte del nostro amato felino.

L’esempio più calzante, in tal senso, è la cosiddetta “sindrome del grattacielo”, che non è particolarmente nota a tutti i possessori di un amico felino, anche se è stata trattata in svariati studi. Questa particolare terminologia viene utilizzata quando un felino subisce lesioni per una caduta avvenuta da un’altezza di circa 7/9 metri, ipotesi, ahinoi, non certo peregrina quando parliamo di gatti.

Questo spiacevole evento, a differenza di quanto dica la definizione “sindrome del grattacielo”, avviene non solo quando il gatto cade da una finestra  o da un balcone, ma anche da un albero o un muretto. Ciò accade, nella maggior parte dei casi, non per spontanea volontà del felino, ma per rumori improvvisi o perché attratti dal movimento di altri animali.

Le conseguenze di una caduta con la “sindrome del grattacielo”

Certo, come noto, i gatti hanno una grande capacità di atterrare in piedi anche ad elevate altezze, grazie alla particolare posizione di atterraggio, subendo, solitamente, meno danni rispetto ad altri animali o agli essere umani. Non sempre, però, fila tutto per il verso giusto, anche perché le altezze prese in considerazione dalla “sindrome del grattacielo” sono piuttosto considerevoli: dai 7 metri in su.

Le lesioni maggiormente provocate da cadute a queste altezze sono quelle al petto, al muso, fratture agli arti, lesioni interne ed emorragie: chi pensa che i gatti, nonostante la loro straordinaria agilità, abbiano sette vite, probabilmente compie un’affermazione decisamente errata.

Dinanzi a questi eventi, l’unica soluzione percorribile è quella di recarsi prontamente dal veterinario e far visitare il nostro amico felino, nella speranza che possa riprendere appieno tutte le funzioni vitali e l’uso delle zampe, che rappresentano, per quanto ovvio, un elemento di primordiale importanza per qualsiasi gatto.

Come evitare che il gatto possa subire la sindrome da grattacielo

Se il gatto vive all’interno di un ambiente domestico, è possibile, tuttavia, prevenire l’accadimento di questi spiacevoli incidenti, che nella maggior parte dei casi di verificano quando il gatto, curioso per natura, si avvicina alla finestra, solitamente aperta durante il periodo estivo o durante un cambio d’aria all’interno dell’abitazione.

Un grande aiuto, in tal senso, è fornito dalle zanzariere anti gatto, che rappresentano un validissimo aiuto per salvaguardare la salute del proprio felino, oltre a risultare estremamente funzionali per mantenere il gatto all’esterno di una camera o all’interno di una casa, mostrandosi straordinariamente efficaci per la loro resistenza a graffi e morsi: scopri di più a riguardo cliccando su questo link 

Le zanzariere antigatto, inoltre, possono risultare estremamente utili anche per motivi che, in qualche modo, esulano dalla vita del nostro amato quadrupede. Esse, infatti, rappresentano una validissima soluzione per tenere lontani gli insetti dalla propria abitazione.