L’impatto dell’AI sui social Network
L’AI, acronimo di Intelligenza Artificiale, è entrata nelle nostre vite e ha cambiato molte delle nostre azioni quotidiane, sia nella vita privata sia nel lavoro. Con la nascita inoltre di applicazioni come ChatGPT e OpenAI il rischio è di avere degli strumenti che possono con il tempo andare a sostituire lavori che utilizzano un linguaggio ripetitivo e semplice. Secondo l’ultimo report del World Economic Forum dal titolo “Job of Tomorrow: Large Language Models and Jobs”, il 40% dei lavori sarà impattato dall’intelligenza artificiale, anche se va sottolineato che non tutti scompariranno. Ad alto rischio ci sono le professioni che si occupano di archiviare e gestire dati, di attivare processi che possono essere automatizzati, come le casse al supermercato, e anche i professionisti che si occupano di statistica. Molti lavori invece subiranno variazioni, con cambiamenti soprattutto dal punto di vista della metodologia del lavoro. Chi si occupa ad esempio di scrittura dei testi e di comunicazione online, difficilmente si vedrà sostituito completamente dalla macchina, perché questo tipo di lavoro necessita di capacità strategiche, di progettazione e di creatività che un sistema basato sulla velocità di analisi dei dati non potrà sostituire. È il famoso fattore umano, che nessuna macchina potrà annullare. Il lavoro sui social network però cambierà, anzi già sta cambiando, e molte operazioni verranno automatizzate per dare spazio ad altre azioni che copywriter, social media manager e social media strategist dovranno imparare.
I contenuti social con l’AI
Un forte impatto dell’AI sui social network si può riscontrare sulla pubblicazione dei post, la gestione dei commenti e le risposte ai messaggi. Grazie all’intelligenza artificiale si possono infatti programmare i post, creare e gestire le risposte e impostare le modalità e le tipologie di commento in backend in maniera automatica evitando la pubblicazione di contenuti che non rispettano gli standard di Facebook e che contengono parole o immagini forti. Con le applicazioni per la creazione di testi si possono poi anche realizzare contenuti in linea con ciò che il pubblico desidera, istruendo l’applicazione mediante una descrizione in chat. Questi procedimenti non devono però illudere le persone di poter far fare tutto alla macchina. Per rendere questi testi efficaci, è fondamentale formarsi, conoscere come funzionano i social network e in generale la comunicazione online, per essere poi in grado di rifinire il testo in base alle proprie esigenze. Il consiglio è di informarsi su come diventare un social media manager professionista attraverso piattaforme affidabili o direttamente sui siti delle università, come Unicusano, ateneo online con un’offerta formativa che consente anche di specializzarsi nelle professioni digitali. Attraverso un percorso accademico e una pratica costante, integrare l’AI nel lavoro di creazione dei contenuti sarà molto più semplice e consapevole.
Analisi e monitoraggio dei social con l’AI
Un altro aspetto su cui l’AI incide molto è l’analisi dei dati sui social. L’AI delle piattaforme Meta o di Tik Tok fornisce dati e insights molto preziosi sul comportamento degli utenti, evidenziando quali sono le preferenze e le reazioni ai contenuti. Rileva inoltre anche gli orari in cui c’è maggiore presenza dei propri fan online e seleziona, in base alle interazioni, quali sono i contenuti da tenere in maggiore evidenza in maniera organica. Tutte queste informazioni sono utili ai social media strategist e agli analyst per creare campagne di sponsorizzazione mirate e individuare con maggiore velocità i temi interessanti per il proprio pubblico.